EMERGENZA IN CORSO | COSTA MARCHIGIANA PESARESE 2022 |
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Foto dei siti ospitanti le 11 stazioni sismiche (da CMA05 a CMA15) con alcuni dettagli sulla strumentazione utilizzata, la tipologia di terreno su cui poggiano i sensori e le operazioni di installazione da parte del personale di EMERSITO.
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Il giorno 9 novembre 2022, alle 06:07:24 UTC (07:07:24 ora locale) un terremoto di magnitudo momento (MW) pari a 5.5, è stato localizzato in mare a circa 30 km dalla Costa Marchigiana Pesarese e risentito in un’ampia area dell’Italia centro-settentrionale. L’evento principale è stato seguito, dopo un minuto, da una replica di magnitudo locale (ML) pari a 5.2, mentre nei giorni successivi si sono registrate tre scosse di ML superiore a 4.0, con un valore massimo pari a 4.2.
A causa della elevata magnitudo dell’evento del 9 Novembre, l’INGV ha attivato il gruppo operativo , il cui obiettivo è di svolgere e coordinare campagne di monitoraggio per studi di effetti di sito e di microzonazione sismica in emergenza. Durante le prime fasi dell’emergenza sismica Costa Marchigiana Pesarese, l’attività principale del gruppo operativo EMERSITO è stata quella del reperimento della cartografia geologica dell’area epicentrale, dei dati delle stazioni sismiche permanenti, delle analisi di caratterizzazione dei siti delle stazioni permanenti, degli studi di microzonazione sismica e della letteratura esistente. Una parte di queste informazioni è stata importata nel Sistema Informativo Territoriale (WEBGis on-line) del GO EMERSITO, permettendo agli afferenti al gruppo una facile condivisione, consultazione e discussione dalle sedi INGV di tutta Italia. In vista di un possibile intervento di installazione di una rete temporanea, il GO EMERSITO ha valutato anche le informazioni sul danneggiamento osservato dai tecnici della Protezione Civile della Regione Marche, dai Vigili del Fuoco e dal gruppo operativo dell’INGV (Quick Earthquake Survey Team). Alla fine la scelta è ricaduta sull’area municipale di Ancona per i seguenti motivi:
Carta litologica alla scala 1:10.000 con la posizione delle stazioni installate dal GO EMERSITO. L’attività di EMERSITO si è quindi concretizzata nell’installazione di una rete sismica temporanea (che è stata registrata come 6N nella , cioè la Federation of Digital Seismograph Network) composta da 11 stazioni (6 in trasmissione real-time e 5 stand-alone) nell’area urbana di Ancona, con l’obiettivo di valutare la risposta sismica di ciascuno dei siti monitorati in funzione della geologia dell’area, focalizzando l’attenzione sui siti che presentano danni più rilevanti, principalmente sugli edifici. Le stazioni sono composte da un digitalizzatore e da due sensori sismici, cioè un velocimetro e un accelerometro.
Un esempio di registrazione per un terremoto di magnitudo Mw 4.2 La figura che segue riporta la registrazione simultanea di 10 delle 11 stazioni della rete 6N di una replica avvenuta il 20 Novembre alle 06:20 italiane e di magnitudo Mw 4.2 (è mostrata la sola componente orizzontale E-W del sensore velocimetrico). Come si può vedere, i siti dove sono installate le 10 stazioni hanno una risposta diversa tra loro, sia in ampiezza massima che in contenuto in frequenza e durata dello scuotimento. In particolare, per questo evento, la stazione CMA10, installata sulla frana di Ancona, e le stazioni CMA07, CMA11 e CMA13, installate su depositi alluvionali terrazzati, sono quelle che presentano le maggiori ampiezze e le più lunghe durate. Anche le due stazioni installate su depositi eluvio-colluviali olocenici (CMA08 e CMA09) e quella su depositi argillosi (CMA14), mostrano evidenti fenomeni di amplificazione se confrontate con le due stazioni (CMA05 e CMA15) installate su formazioni più compatte, cioè rispettivamente le marne più o meno calcaree con livelli di calcare marnoso (formazione nota come Schlier) e le marne argillose e argille marnose con intercalazioni conglomeratiche Registrazioni del terremoto di Mw 4.2 del 20 Novembre alle 06:20 (ora italiana).
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